Comunicare nel 2022

Ultimamente mi sono chiesta spesso come cambierà il mio lavoro nel 2022 e quindi come si evolverà il mondo della comunicazione online.

Il web è pieno di contenuti, anzi è saturo, ma quanti di questi sono contenuti di valore? Quanti di questi contenuti sono in grado di lasciarci davvero qualcosa? Per me pochi, anzi pochissimi se si fa una buona scrematura di quelli che sono contenuti ripetuti, rivisti, rimpastati e riversati online. Si parla spesso delle stesse cose, nello stesso modo, con lo stesso tono di voce e a volte si utilizzano anche le stesse identiche parole. Possiamo dirlo? Diciamolo: che palle!

Ma quindi cosa succede? Abbiamo perso in massa l’ispirazione e non sappiamo più realmente distinguerci?
Forse il problema è da ricercare all’origine: si dà più importanza al canale di comunicazione e meno al contenuto. Secondo me, dovremmo concentrarci prima su quello che vogliamo dire, poi come e infine dove.
Detto con termini più specifici: contenuto –> tono di voce –> canale di comunicazione

Facciamo un’ipotesi. Abbiamo deciso, non si sa per quale motivo, che saremo presenti su Instagram con la nostra attività, ed è lì che racconteremo il nostro lavoro. Abbiamo scelto così.
Ti ritrovi davanti ad un foglio bianco e decidi che vuoi un piano editoriale perché ti hanno detto “Hey, se non hai un piano editoriale non vai da nessuna parte” e allora imposti una bella tabella, scegli il font, inserisci i giorni della settimana e riempi le caselle di contenuti, ti dicono che più ce ne sono, meglio è. Ti hanno detto che su Instagram devi fare le storie parlate, che devi postare tutti i giorni perché piace all’algoritmo (ma l’abbiamo capito poi come funziona questo algoritmo?). E allora via a fare Reel tutti i giorni, seguendo gli ultimi trend e inserendo le canzoni più cool del momento. Un balletto di qua, un balletto di là ed ecco che hai seguito il tuo scintillante piano editoriale.
Poi ad un certo punto il panico non riesci più ad accedere al tuo account Instagram, controlli su Twitter e scopri che l’hashtag in tendenza è #InstagramDown. Puoi fare “ciao ciao” con la manina al tuo piano editoriale, soprattutto se questo era basato completamente su un unico canale di comunicazione, per giunta non proprietario.

La storia che ho riportato è immaginaria, ma potrebbe essere plausibile. Raccontatemi se vi è successa una cosa simile (potete scrivermi una mail qui, se vi va)

Cosa impariamo da questa storia? Impariamo che investire tutta la propria comunicazione online
su un canale non proprietario non è sostenibile e può essere controproducente

Ma non vi spaventa sapere che un giorno potreste perdere tutti i contenuti e i contatti che avete creato in questi ultimi anni? Non vi preoccupa sapere di non poter avere controllo su determinate dinamiche che, fidatevi, non potete davvero controllare? Boh perché a me spaventa tutto un bel po’.
Secondo me e ripeto SECONDO ME, c’è una gran confusione. Instagram non è il fine e non può essere il fine della nostra comunicazione, ma un mezzo o uno strumento. Una strategia di comunicazione che inizia e finisce in un canale non proprietario non è possibile, forse può funzionare all’inizio, ma poi ha bisogno di basi più solide, tipo un sito internet con un blog (ma non solo).

Quindi, che fare nel 2022 con la nostra comunicazione online? Vi posso dire cosa farò io (ma attenzione, come dico sempre, tutti i casi sono diversi e hanno le loro particolarità).
Se il tempo che dedico alla mia comunicazione è 100, 20 lo dedicherò ai canali non proprietari (es. Instagram) e il resto lo spartirò tra i canali proprietari (es. sito web, blog e newsletter – arriva arriva).
Quindi, investire molto di più sui canali proprietari e ripartire dalle domande giuste.

Vi lascio con una di queste domande, forse la più antipatica:

PERCHÉ VUOI ESSERE ONLINE CON LA TUA ATTIVITÀ?

A questa domanda, di solito, si risponde quando si lavora ad una strategia di comunicazione. Senza rispondere a questa domanda è molto complicato passare alle fasi successive.

Ne possiamo parlare in molti luoghi, su Instagram certo, ma anche sul mio canale Telegram. Ci si arriva cliccando qui. Oppure via mail.

Una novità del mio 2022 sarà anche la possibilità di ascoltare tutti i miei articoli, quindi ecco l’audio di questo (fatemi sapere se beccate l’errore cronologico!)